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PIUMA SINTETICA O VERA PIUMA?

Molti clienti sono spesso indecisi tra un’imbottitura in vera piuma o passare a un capo con fibra sintetica, in particolare consideriamo quella che è chiamata “Fake Down”, (piuma sintetica, in fibra di Polyestere)

Analizziamo le differenze tra questi due prodotti:

– La piuma sintetica grazie alla costante ricerca di nuove fibre e lavorazioni, se di buona qualità, assomiglia sempre di più alla vera piuma nella resa finale di un capo.

– Il prezzo per il vero piumino d’anatra o d’oca è sicuramente molto più alto rispetto alla giacca in piuma sintetica. In questo momento il prezzo della vera piuma è molto alto, per cui tante aziende preferiscono passare al sintetico, anche per motivi economici oltre che etici.

– Per quanto riguarda il calore un piumino in vera piuma è più caldo, ma la differenza non è così ovvia come la gente di solito pensa, infatti in condizioni di umidità la piuma perde parte delle sue proprietà, mentre la piuma sintetica le mantiene invariate, permettendo quindi un calore costante che non varia in base alle condizioni atmosferiche.

– Peso: il capo in vera piuma è molto più leggero. Per il confronto consideriamo che se una giacca è imbottita con 100 g di vera piuma, dovrà essere riempita con almeno 200 g di piuma sintetica per poter ottenere lo stesso effetto di pienezza, quindi più grande e imbottito è il capo e maggiore sarà il vantaggio della piuma (più leggera) rispetto alla ovatta.

– L’immagine dell’azienda incide molto sulla scelta in quanto la tendenza tra i più conosciuti e famosi brand è di allontanarsi dall’utilizzo di prodotti come pelliccia e piuma per sposare un’idea più animal friendly.

Molti però dimenticano che le ovatte derivano dal petrolio e quindi il loro potere inquinante è maggiore, mentre la piuma è un prodotto “biologico” che non crea alcun danno all’ambiente. Quindi dipende sempre dai punti di vista e a cosa si dà importanza.

Una informazione equa e corretta darebbe al consumatore la possibilità di avere quesiti etici corretti nel confronto ambientale-animalista.

Un incontro, una visione dei materiali e dei nostri modelli, può fare molto di più che mille parole scritte